Come vede il panorama fieristico in questo momento?
«Preferisco non entrare nel merito delle dinamiche generali del settore fieristico, poiché non è il nostro obiettivo confrontarci con altre manifestazioni. Posso invece parlarvi dello stato attuale di Milano Unica e dei nostri successi recenti. Milano Unica è riuscita a crescere significativamente grazie alla nostra strategia focalizzata sulla qualità e sulla selezione degli espositori. Abbiamo visto un aumento della superficie espositiva di oltre il 20% rispetto all’edizione precedente, raggiungendo un nuovo record di spazio occupato. Questo successo è il risultato del nostro impegno per offrire un evento che mette in risalto l’eccellenza del settore tessile e moda».
Quali sono stati i principali fattori che hanno contribuito a questo successo?
«Il successo di Milano Unica è dovuto a diversi fattori chiave. Prima di tutto, ci concentriamo sulla qualità degli espositori: selezioniamo solo aziende che producono tessuti e accessori in Italia e in Europa e che dimostrano una forte credibilità industriale. Inoltre, invitiamo i clienti senza far pagare il biglietto d’ingresso, creando un ambiente esclusivo e di alta qualità. Questo approccio attira clienti che cercano prodotti sostenibili, innovativi e di alta qualità, piuttosto che semplici».
In che modo Milano Unica promuove la sostenibilità e l’innovazione?
«Milano Unica è fortemente impegnata nella sostenibilità. Abbiamo creato uno spazio dedicato ai tessuti e agli accessori eco-friendly e supportiamo progetti che promuovono una moda circolare. Inoltre, incoraggiamo gli espositori ad adottare pratiche sostenibili e forniamo loro strumenti per migliorare l’impatto ambientale delle loro produzioni. Innoviamo continuamente le nostre collezioni per rispondere alle esigenze del mercato, puntando su sostenibilità e tracciabilità dei prodotti».
Quali sono le novità di questa edizione di Milano Unica?
«In questa edizione abbiamo introdotto diverse novità, tra cui una nuova area dedicata ai tessuti per il bagno e al mare, e abbiamo ampliato la sezione dedicata all'innovazione con una crescita significativa delle start-up presenti. Ogni anno lavoriamo per offrire un evento che risponda alle esigenze del mercato e continui a evolversi».
Guardando al futuro, quali sono le principali linee guida della sua presidenza?
«Prima di tutto, continuare a puntare sulla qualità, sostenibilità e tracciabilità degli espositori. Secondo, ampliare il numero di clienti qualificati internazionali grazie alla collaborazione con partner strategici come Lice. Terzo, fare in modo che gli espositori percepiscano Milano Unica non solo come un evento commerciale, ma come una casa comune per gli imprenditori tessili. Quarto, esplorare nuovi mercati, come quello statunitense, con manifestazioni più mirate. Infine, stiamo lavorando per ampliare l’offerta di tessuti e accessori, introducendo nuove categorie come lo sportswear e il mare di moda».
Quali sono le principali innovazioni tecnologiche che vede nel settore del tessile e della moda?
«Una delle innovazioni più significative sarà l’implementazione della Direttiva Europea sulla Responsabilità Estesa del Produttore. Questa legge, prevista per il 2025, porterà cambiamenti profondi nel settore tessile, promuovendo il riciclo dei materiali pre-consumer e post-consumer. Questo rappresenterà una vera e propria rivoluzione, che richiederà alle aziende di adottare nuove pratiche e tecnologie per il riciclo dei tessuti e dei materiali».
Se l’Europa adotta questa direttiva, come pensa che influenzerà l'industria della moda in Italia e oltre?
«La direttiva sarà fondamentale per spingere il settore verso una maggiore sostenibilità e circolarità. Se ben implementata, permetterà all’Italia e all’Europa di ottenere un vantaggio competitivo a livello globale. La normativa europea fungerà da guida per altri paesi, e le aziende che si prepareranno a rispettare questi standard saranno in una posizione vantaggiosa per il futuro».
